Il cemento è un legante idraulico che si presenta sottoforma di una polvere finemente macinata, che, se mescolata con acqua, forma una pasta che fa presa e indurisce. Questo indurimento idraulico si deve soprattutto alla formazione di silicati idrati di calcio in seguito alla reazione tra l’acqua aggiunta per la miscela e i componenti del cemento. Il componente idraulicamente attivo di un cemento è il cosiddetto “Clinker Portland”.
Il cemento, prodotto in forma industriale dalla metà dell’800, rimane tuttora uno dei principali materiali da costruzione perché, grazie alle sue caratteristiche di flessibilità ed alta performance, trova applicazione in svariati settori dell’edilizia.

Intonaco premiscelato a base di cemento, calce idrata, inerti calcarei selezionati, ed additivi specifici dosati in rapporto costante.
L’intonaco applicato a spruzzo, mediante l’uso di comuni macchine intonacatrici, viene portato a livello, mediante riga di alluminio, entro mezz’ora dall’applicazione a spruzzo.
Per applicazioni a mano, mescolarlo in betoniera o in gabasso con agitatore meccanico, per non più di 3 minuti. Entro un tempo minimo di 4 ore e massimo di 8 ore, l’intonaco, ormai indurito, deve essere energicamente frattazzato con strumento di spugna o di plastica previa abbondante bagnatura di acqua.
L’operazione sopra descritta è essenziale perchè serve a “stringere” l’intonaco, evita la rapida fuga dell’acqua, consentendo una migliore idratazione del cemento, rendere più compatto l’ intonaco, evitando fenomeni di incoerenza a presa avvenuta e, soprattutto, distribuire il fenomeno del ritiro in micro fessurazioni non visibili.