Quali fattori considerare e come riconoscere pregi e difetti dell’uno e dell’altro: legno versus cemento.
Quale materiale è il più indicato per costruire un tetto?
1. Per iniziare
Non esistono tetti completamente in legno o in cemento. I tetti, siano piani o inclinati, sono generalmente composti da tre elementi principali: una struttura portante, di solito composta da travature; una superficie rigida coprente realizzata in vari spessori e materiali, e una superficie protettiva. In ultimo, viene aggiunto l’elemento isolante. La struttura può essere in legno, realizzata con travi e travicelli, o in cemento armato (travi in calcestruzzo con armatura di ferro interna) o in acciaio (putrelle estruse variamente sagomate).
L’elemento protettivo è composto da una superficie impermeabile all’acqua che può essere realizzata, a seconda dell’esposizione (paesi caldi o zone fredde) e dell’inclinazione del tetto, con guaine impermeabili bituminose, tegole in laterizio o in scaglie di ardesia, lavagna o altre pietre che permettono di proteggere le falde anche con inclinazioni importanti.
2. Quando scegliere l’uno o l’altro?
3. I pro e i contro
Il legno ha un’altissima resistenza al fuoco. Questo materiale quando brucia si consuma di solo 0,7 cm al minuto. Pensiamo all’ acciaio che comincia a deformarsi con temperature poco superiori ai 200 °C, o al cemento che collassa oltre i 600 °C improvvisamente. Il cemento permette di realizzare grandi coperture, soprattutto piane. Va però protetto dal fuoco, ma se ben realizzato ha una buona resistenza alle infiltrazioni: per esempio in Olanda è consuetudine progettare case galleggianti su scafi in calcestruzzo cementizio armato, immersi per 2/3 nell’ acqua. Il legno, materiale vivo e flessibile, subisce di più il passare del tempo; di contro il calcestruzzo cementizio armato può prendere qualsiasi forma, è inoltre meno sensibile agli ambienti salini, umidi e all’ acqua. Se parliamo di acustica, è nettamente più performante del legno. E, l’abbiamo detto, è più indicato se è richiesta una certa rigidità ai solai. Infine, anche se entrambi i materiali non sono eterni, in assenza di manutenzione, la durata del calcestruzzo è più alta di quella del legno.
